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Il decalogo del fumettista

  1. Il fumettista non ricalca, lucida.
  2. Il fumettista non copia, consulta l’archivio.
  3. Il fumettista non plagia le opere altrui, ne prende ispirazione.
  4. Il fumettista ha sempre una copia dell’Arkham Asylum sotto il cuscino.
  5. Il fumettista non ha nessuna lacuna, ha un suo stile.
  6. Il fumettista non ignora la prospettiva, escogita delle soluzioni grafiche.
  7. Il fumettista non stravolge le sceneggiature… le reinterpreta.
  8. Il fumettista non consegna in ritardo, si concede delle proroghe.
  9. Il fumettista non commette errori, rappresenta le cose in modo personale.
  10. Il fumettista è sempre disponibile a regalare i propri disegni… fotocopiati.

Storia del decalogo del fumettista

Ho scritto questo decalogo tanti anni fa, forse nel 2001. È una parodia delle lezioni seguite alla scuola del fumetto. Ecco qualche informazione per capire meglio il decalogo.

  • I docenti preferivano usare il verbo “lucidare”, ossia ricalcare disegni o foto al tavolo luminoso, anziché, appunto, il semplice verbo “ricalcare”.
  • L’archivio è tutto quel materiale informativo (fotografie, disegni) che un fumettista consulta per poter disegnare.
  • Arkham Asylum (titolo originale “Arkham Asylum: A Serious House on Serious Earth”) è una graphic novel scritta da Grant Morrison e disegnata da Dave McKean. Alla scuola del fumetto ogni occasione era valida per citare quest’opera.
  • La prospettiva è una delle dannazioni del fumettista.
  • Così come le sceneggiature: quando è difficile seguirle, il fumettista le distorce a suo beneficio.
  • Disegni fotocopiati: uno dei docenti, un giorno, fotocopiò alcuni suoi disegni, li firmò e si mise a distribuire le fotocopie a noi allievi. Io non la presi. Che senso ha regalare una fotocopia?

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