Quando mi sono divertito a scrivere sceneggiature per brevi storie a fumetti, ho scritto prima di tutto un soggetto, una trama quindi. Alla scuola del fumetto, anche se ho frequentato il corso di disegno, avevamo delle lezioni di sceneggiatura, così ho imparato a conoscere le varie inquadrature: campo medio e campo lungo, piano americano e primo piano, ecc.
Mi aiutavo anche con degli schizzi, abbozzando la scena da disegnare per non inserire scene vicine con la stessa inquadratura.
Ma come si sceneggia una striscia a fumetti?
Non ricordo bene come abbia creato le mie prime strisce, ma per quelle di Schifik e dei Detenidos ho schematizzato la striscia e, in base alla “storia”, l’ho divisa in vignette.
Una striscia a fumetti racconta una storia
Nei miei primi tentativi di disegnare strisce a fumetti non avevo considerato questa importante verità: una striscia, anche se di una sola vignetta, narra una storia.
Possiamo disquisire a lungo su cosa sia un storia, ma per me si definisce “storia” una narrazione che prevede un inizio, un problema da affrontare o una meta da raggiungere, degli ostacoli lungo la strada e, infine, una conclusione.
Tutto questo in una striscia a fumetti? Sì. Tutto questo va sotto il nome di struttura a 3 atti.
La struttura a 3 atti nelle strisce a fumetti
Lo scrittore e editor americano Tim Stout ha scritto un articolo interessante sulla struttura a 3 atti nelle strisce a fumetti, struttura comune e anche d’obbligo in narrativa.
Nelle ultime strisce che ho disegnato ho seguito questo sistema: una volta avuta l’idea, abbozzavo la prima vignetta e l’ultima, poi decidevo i passaggi intermedi.
Strisce di una vignetta
Ho sempre amato le strisce a fumetti di una sola vignetta. Per il mio personaggio ne ho “sceneggiate” alcune, ma nel calendario editoriale le ho alternate con strisce di più vignette.
Nelle strisce di una vignetta bisogna condensare l’intera storia in una battuta. Il resto è affidato allo sguardo del personaggio, a una sua azione, al paesaggio.
Strisce di due vignette
In due vignette è più semplice creare una sceneggiatura. Quando creo queste strisce, studio le battute per capire quanto spazio dare all’una e all’altra vignetta.
Strisce di tre vignette
Forse è la formula più consueta di striscia a fumetti. Nella prima vignetta il personaggio sta per compiere un’azione, riassunta nella vignetta successiva da un’onomatopea. La conclusione arriva all’ultima vignetta, con le conseguenze dell’azione e la battuta finale.
Strisce di quattro o più vignette
Quattro o perfino 5 o più vignette richiedono buone abilità nella definizione degli spazi. La larghezza delle vignette inizia a diminuire, quindi è necessario saper creare inquadrature efficaci.